lunedì, ottobre 30, 2006

il mondo gira sempre nello stesso modo: anche a 22 mesi

Fino a qualche settimana fa lasciare il Poci al nido era un'impresa.
Iniziavo il lavaggio del cervello in auto cercando di intontirlo con la cantilena "andiamoalnidochebellochebello alnidotidivertisìsìsì".
Nel tragitto a piedi lo tempestavo con un'unica domanda "Andiamo al nido?" e forzavo la risposta con un "sìììììììììììì".
Arrivati all'asilo, come per magia, i "sìììììì" diventavano dei "nomammamammamamma" attaccato al gamba.
Insomma, lo lasciavo con cuore in lagrime!

Poi è arrivata l'era del "cotto tondo e bbono" (n.d.a. biscotto tondo e buono).
Nessun lavaggio del cervello: in auto si canta!
Nessuna cantilena nel percorso a piedi: si fa cavallino.
Arrivati al nido la maestra offriva al Poci un cotto tondo e bbono e via, bambino corrotto. Niente lacrime, niente "mammamamma". Solo un leggero e preoccupante aumento di peso del Poci.

Oggi abbiamo toccato la nuova frontiera: la presenza delle "melle" (n.d.a gemelle, le preferite del Poci).
Il Poci corre e non vuole entrare (ma solo perché vuol star fuori a correre in corridoio).
Maestra: "Vieni, le melle sono già arrivate e ti aspettano".
Poci: "sììììììììììììì" ed entra rapidamente nella stanza.
Maestra (strizzandomi l'occhio): "Le melle fanno più di un biscotto".

giovedì, ottobre 26, 2006

nosta lenga (tr. la nostra lingua) - parte 1

Oggi a pranzo si commentava come ci siano parole in dialetto che rendano esattamente un concetto, un'idea. Concetto che in italiano necessita di perifrasi, giri lunghissimi di parole, frasi frasette e frasone (pressoché inutili).
Eccone un primissimo elenco, che cercherò di tenere aggiornato:

- "mi ha preso in ghignun": mi ha preso in antipatia, anche se il ghignun è ben più dell'antipatia anche se non è ancora odio;
- "strabicuné": sbandare camminando rischiando di travolgere chi ci è accanto;
- "essere genati", "avere gena": mix di non osare nel fare qualcosa, essere timido ed imbarazzato;
- "grilet" italianizzato in "grilletto": ciotola, recipiente (in genere per l'insalata)

gli indiani al centro della terra....

Ieri Poci ed io abbiamo bighellonato in giro per la città, approfittando del bel sole caldo e di una provvidenziale visita medica proprio di fronte al Valentino.
Ad un certo punto un sospetto dispiegamento di forze dell'ordine in preda al sacro fuoco del "si fermi, no passi, ma veloce, fiiii fiiiiii" e del mitico "circolare circolare", ci ha fatto capire che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di importante.
Il corso era completamente sgombero di auto, noi sul marciapiede a fare cavallino eravamo gli unici fortunelli a non essere bloccati dalla solerte vigilessa con tanto di look da piccola squaw della tribù dei Piedi Neri.
Poi il tempo si è fermato, tutto è sembrato immobile ed irreale.
Anticipata da una serie di volanti a sirene spiegate è passata Lei, l'auto scura con le bandierine. Ci è sfrecciata a fianco talmente svelta che ho faticato a riconoscerne il passeggero: Giorgio Napolitano, il Presidente.
Chissà se ci ha notati: Poci sulle spalle svetta e si agita, mica passa inosservato!
In ogni caso, noi l'abbiamo salutato con la manina, a scoppio ritardato, ma l'abbiamo salutato, proprio mentre la vigilessa squaw alla guida del suo puledro (una panda, mi pare) per poco non ci passa sui piedi.

martedì, ottobre 24, 2006

Anche

Dopo aver vinto mille battaglie per ottenere la parità con il sesso forte, noi donne abbiamo perso la guerra.
Finalmente possiamo anche votare.
Finalmente possiamo anche lavorare e non solo stare a casa a fare la calza.
Finalmente possiamo anche fare carriera.
Finalmente possiamo anche ...
Ecco la sconfitta sta in quell'anche.
Perché tutto il resto, quello che tradizionalmente e culturalmente è compito nostro, continuiamo a farlo.
E agli uomini resta la prerogativa del "ma anche no".

lunedì, ottobre 23, 2006

ma va a lavorare!!

Sono 10 giorni circa che assisto ad un dialogo o meglio ad un monologo tra due colleghe: una è una commerciale, l'altra segue progetti.
Ebbene, sono 10 giorni che la commerciale ogni volta che entra in ufficio si scusa per non aver fatto qualcosa dicendo "Perdonami, ma ho un sacco di cose da fare...".
Mi chiedo io: quanto ci metterà ad accorgesi che la prima cosa che dovrebbe fare è cercare una scusa migliore????

venerdì, ottobre 20, 2006

C'era un gran "catello" nella contea di "Camelo"...

Ho appena letto che è stata stilata una classifica dei 101 personaggi non reali che hanno cambiato il mondo.
Al 3° posto si piazza Artù, il re leale e democratico la cui storia mi ha fatta sognare da bambina.
Il Poci non solo sfoglia il libro delle epiche gesta del re, riconoscendo ogni personaggio, ma canta pure la sigla del cartone animato che la nonna gli ha fatto ascoltare una volta...
Insomma così piccolo... già così plasmato :-(

ps. in testa alla classifica Malboro Man: almeno lui il Poci non sa nemanco chi sia!

lunedì, ottobre 09, 2006

Forzature artificiali

Oggi a pranzo Blober mi ha detto che una ragazza che conosco avrà 3 (TRE!) gemelli.
Gulp! Tre potenziali Pocipi da sfamare, cambiare, coccolare, addormentare, consolare, educare. Tre potenziali Pocipi che prima o poi correranno per casa, toccheranno tutto, faranno capricci, chiameranno "mammaaaaaaaaaaaaaa!!".

Mi chiedo se è proprio necessario forzare la natura per soddisfare l'esigenza di diventare genitori. Sarà che il mio desiderio di maternità è stato soddisfatto senza sforzi e senza attese, sarà che credo nella "natura", quella madre e matrigna di leopardiana memoria, ma io opterei per adottare un bambino e non sottopormi alla fecondazione artificiale.
Pare che l'adozione funzioni bene solo a distanza...

mercoledì, ottobre 04, 2006

cosa farò da grande?

Riflessione generica
Imparare un mestiere è importante. Soprattutto coi tempi che corrono.
Mi chiedo spesso se quando Poci sarà grande varrà ancora la pena studiare e specializzarsi oppure se ci sarà un prepotente ritorno alle scuole che insegnano materialmente qualcosa...

La fredda cronaca
19e30 circa. Salotto di casa. Poci fa un puzzle con la nonna.
Lok rientra a casa con una strana cosa in mano che credo essere un pezzo di qualche centralina su cui lavora e che dovrà portarsi in trasferta oltralpe.
Con il classico sorriso del marito che deve farsi perdonare del ritardo e di essersi dimenticato un paio di commissioni, si rivolge a Poci e gli offre in dono lo strano oggetto (n.d.a. ma come? devi farti perdonare da me e porti un regalo a lui???!!!).
Lok: "Poci, secondo te cos'è?"
Poci raccoglie immediatamente la sfida. Prende l'oggetto, lo osserva bene, lo gira e rigira tra le manine e poi sbotta con la risposta all'enigma: "Bomba!".
Gelo in famiglia. Da dove escono tutta 'sta certezza e 'sta conoscenza?

Dubbio atroce
Ma al nido cosa gli insegnano?
Va bene preparare al futuro, va bene stimolare la manualità (come se ce ne fosse bisogno), ma non sarebbe meglio fargli cucire palloni?